Festività 2015/2016

Ho fatto uno strano sogno questa notte. Mi vedo in tenera età, ma con il "senno" di oggi. Il periodo è quello delle festività comandate, guardo i TG, sfoglio giornali, esco in strada e... vedo sempre la stessa "cara, vecchia, obsoleta, traffichina ed ingiusta Italia"... Penso tra me e me... ah poveri noi italiani, costretti a folli corse tra il lavoro ( per chi lo ha, chi lo ha ancora oggi e domani non l'avrà più, chi lo ha perso o non lo ha mai avuto) e acquisti natalizi che servono, così ci dicono, a rilanciare l'economia (a foraggiare i soliti grandi ricchi, onesti o disonesti che siano, dico io).

Siamo anestetizzati da sciocchezze, bugie madornali che da decenni ci raccontano, eppure siamo ancora lì a crederci, come soldatini ubbidienti eseguiamo il nostro compito, per far girare quella ruota (l'economia) che il capitalismo sfrenato ci ha imposto, a spese di popolazioni meno fortunate, sfruttate, affamate... ma la ruota continua a girare, alimentata anche da noi, e come un nastro trasportatore avvicina pian piano noi stessi ai suoi ingranaggi per stritolarci... e noi come bimbi ingenui a pensare... "a me non accadrà, io sono amico del macchinista, non cadrò mai su quel nastro..."


Decido quindi di scrivere una letterina, come tutti i bimbi fortunati hanno spesso fatto, ma dal contenuto diverso:

<<Cari Babbo e Befana... non chiedo regali per me... ma vorrei chiedervi la magia di una vera, nuova, classe politica a livello mondiale... finalmente Persone Umane... che svolgano correttamente i loro compiti, tutelando tutti nel modo corretto, belli e brutti, ricchi e poveri, di ogni etnia, nazione e razza, finendola con i soprusi, con le tutele illecite, con i sacrifici richiesti ai soliti, con le disparità, con i vandalismi a questo nostro splendido ed unico pianeta, che insieme alla creazione dell'Uomo e delle sue diversità è la magia più grande che un Creatore, qualora esistesse, potesse fare...>>

 

Mi sveglio, razionalizzo e mi rendo conto di quanto utopico sia il mio sogno, di quanto noi, piccoli uomini, abbiamo reso ingiusto questo mondo e di quanto poco facciamo per meritarcelo, ma allo stesso tempo realizzo quanto bella sia la vita e quanto io sia grato ai miei genitori di poterla vivere...

Decido quindi di farmi io stesso un regalo, continuare a pensare ed agire per cambiare e migliorare me stesso, nella certezza che, se questo mondo potrà cambiare, lo farà perché tutti noi cambieremo. 


Buone feste e non feste, Uomini savi, di qualunque etnia, nazione e razza, ed un forte abbraccio ai miei cari ed amici...

 

Dal vostro farneticante sognatore,

  Mario